Sentieri di pesca

In questa sezione troverai informazioni e approfondimenti riguardanti la pesca e il turismo e suggerimenti per praticarli in modo ecosostenibile. Inoltre, potrai scoprire i luoghi di SHARESALMO e SHARESALMO IV avviso, sparsi tra la Svizzera e il Nord Italia.


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Una nuova mappa rappresentante il territorio e le aree interessate dai progetti SHARESALMO e SHARESALMO IV avviso. 🐟💦

La mappa è dedicata nello specifico alle aree di pesca dell’intero territorio, con dettagli inerenti alle zone ad accesso libero, divieto o limite particolare, con rimando mediante QR code ai regolamenti specifici per ciascuna area e all’organismo di competenza per la vendita dei permessi.


1 Sostenibilità

IL SENTIERO DI PESCA ECOSOSTENIBILE

I progetti SHARESALMO e SHARESALMO IV avviso sono dedicati anche al turismo e alla pesca ecosostenibili. Usare le risorse in modo responsabile, pensando anche alle generazioni future, si traduce in sostenibilità. Ciò può essere applicato anche al turismo e alla pesca. In quest’ottica, la parola “sentiero ” assume il significato di percorso/scelta da seguire. Ti invitiamo, pertanto, su un sentiero ideale che attraversa quanto di sostenibile esiste nell’area di progetto e ti chiediamo di percorrerlo in modo ecosostenibile.

IL PESCATORE

La pesca è un’attività ancestrale che richiede pazienza, tranquillità, tempo, devozione e passione. Può essere una buona occasione per riavvicinarsi alla natura e riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente, un’opportunità per fuggire dallo stress e tornare a “sentire” la natura.

Per il pescatore uscire a pesca non significa solo catturare pesci a tutti i costi e tornare a casa senza nulla non è un fallimento. Inoltre, essendo il pescatore una delle figure che maggiormente frequenta gli ecosistemi acquatici, è tra i primi ad accorgersi se qualcosa non va (come ad esempio mancanza di freghe, presenza di popolazioni ittiche costituite solo da adulti, riduzione di certe specie, morie di pesci o sversamenti di sostanze). Il pescatore, sia esso sportivo che professionista, è un profondo conoscitore dei nostri territori e il coinvolgerlo nelle attività di monitoraggio scientifico è un’importante risorsa, capillarizzata nelle nostre aree.

VERSO UNA PESCA ECOSOSTENIBILE

Con alcuni accorgimenti l’attività alieutica può essere eseguita in modo ecosostenibile. Il buon pescatore ecosostenibile pesca senza esagerare, trattiene solo ciò che può consumare in famiglia, sa gestire la cattura di esemplari evitando quelli troppo piccoli o i buoni riproduttori, proprio per conservare la risorsa ittica disponibile.  Sceglie l’attrezzatura in base al target per causare il minor danno possibile (si possono utilizzare ami senza ardiglione, esche artificiali con un’unica ancoretta, esche artificiali in materiale biodegradabile). Considera dove posizionarsi: il sito deve permettere di portare a riva il pesce allamato in modo comodo e, eventualmente, di rimetterlo in acqua senza doverlo lanciare. Una volta catturato il pesce, esegue la slamatura in acqua e con appositi guanti o con le mani bagnate bene, per evitare di recare danno al suo strato mucoso protettivo. Manipola l’animale delicatamente. Per ricordarsi della cattura scatta una foto, non un servizio fotografico. Non arriva con l’autovettura fino al greto del fiume, non abbandona rifiuti, non rilascia in acqua residui o pesci esca, non effettua azioni di ripopolamento in autonomia.

Attenzione: alcuni di questi consigli sono obbligatori in certe zone, informati.

Scopri nella mappa i sentieri di pesca della macroarea SHARESALMO

2 Autoctoni e alloctoni

IL VALORE DI PESCARE SPECIE AUTOCTONE

Per il pescatore le specie autoctone rappresentano un target unico, introvabile altrove. Difficili da pescare in quanto bene adattate all’ambiente, le specie native regalano forti emozioni e la consapevolezza di trovarsi in un’area ancora conservata, dove il passato si mescola col presente, dove ciò che esisteva esiste ancora e, tramite le nostre azioni, potrà sopravvivere.

LA PESCA DEI SALMONIDI NATIVI

I gestori delle acque presenti nella macroarea del progetto Sharesalmo (Ticino, Verbano e Sesia) sono diversi e ognuno ha i suoi regolamenti di pesca. Alcune regole, tuttavia, sono comuni a tutti gli ambiti territoriali e riguardano, ad esempio, le misure minime di cattura degli esemplari, i numeri massimi di esemplari da trattenere per singola specie, la chiusura della pesca durante il periodo pre-riproduttivo e riproduttivo e la gestione delle specie alloctone. Alcuni pescatori vivono questi divieti e imposizioni come una privazione, in realtà si tratta di regole di buona gestione che servono per dare ai pesci la chance di riprodursi, aumentare di numero e salvarsi dall’estinzione. Ad esempio, se disturbati poco prima o durante la frega, gli animali si stressano e potrebbero non portare a termine la riproduzione. Inoltre, per proteggere le specie native è importante contrastare quelle alloctone, come il siluro. Avere popolazioni ittiche selvatiche ben strutturate è un vantaggio anche per il pescatore.

IL DANNO DEI RIPOPOLAMENTI CON PESCI ALLOCTONI

Negli anni passati non eravamo a conoscenza di molte questioni, tra cui il danno che i ripopolamenti eseguiti con materiale ittico alloctono avrebbero provocato ai nostri ecosistemi; si ripopolavano le acque con pesci di varia origine e provenienza. Oggi sappiamo che questa pratica è dannosa in quanto compromette la biodiversità ittica locale. Sebbene solo alcune delle specie esotiche importate sopravvivono nel nuovo ambiente, una percentuale riesce ad adattarsi, riprodursi e diventare numerosa tanto da divenire invasiva, competere con le specie autoctone per le risorse, creare squilibri ecosistemici e problemi ambientali, economici e sanitari. La trota fario immessa nei tratti di fiume dove era presente solamente la trota marmorata, inquina la genetica della marmorata essendo in grado di ibridarsi con quest’ultima e originare ibridi fertili, portando man mano alla scomparsa della genetica pura della marmorata. Il temolo danubiano, più facile da allevare e riprodurre rispetto al padano, è stato immesso per molti anni nelle nostre acque, contribuendo alla rarefazione dell’autoctono.

3 Divieti e pericoli

SPOSTARE I PESCI: UN’OPERAZIONE DA EVITARE

È pratica diffusa fra i pescatori spostare pesci da un corso d’acqua a un altro o liberare pesci esca, non utilizzati, sul luogo di pesca anche se prelevati da altri siti. Oltre alla possibilità di introdurre specie alloctone, queste pratiche sono sbagliate per una questione sanitaria. I pesci immessi potrebbero avere malattie o parassiti non presenti nel luogo di immissione e portare alla compromissione delle popolazioni selvatiche locali.

ESCHE E LENZE ABBANDONATE: UN DANNO PER L’AMBIENTE

Succede di trovare lenze con esche e ami lungo le rive dei fiumi. Quando ti prepari per pescare o ingarbugli il filo e devi tagliarlo, ti invitiamo a raccogliere il materiale che scarti, anche se si tratta di pezzi piccolissimi.  Questi, infatti, possono restare nell’ambiente e causare danni, essere ingeriti dagli animali o attorcigliarsi a loro, portandoli alla morte. Capita anche di imbattersi in scatolette di esche vuote: portale a casa e smaltiscile adeguatamente. Pescare, o anche solo passeggiare, in un’ambiente pulito è molto più piacevole e rilassante.

IL PIOMBO E LA PESCA

Il piombo è un metallo pesante molto usato. Si tratta però di un materiale tossico che, se disperso nell’ambiente, può essere ingerito o, in forma di polveri, bioaccumularsi nei viventi, causando seri danni e portare alla morte. Anche attrezzi e materiali in piombo utilizzati per pescare possono inquinare l’ambiente acquatico. Alle lenze, ad esempio, sono spesso attaccati piombini per fare affondare l’esca. Nel caso di perdita della lenza, viene perso anche il peso ad essa attaccato. Capita anche di rovesciare le scatolette contenenti i piombini e di non riuscire a recuperarli tutti. Ti invitiamo a preferire al piombo altri materiali, come tungsteno e pietre, e di fare attenzione nel manipolare i piombini.

Per approfondire questo tema scarica l’opuscolo al link

4 Tradizioni

ECOSOSTENIBILIÀ: TRADIZIONI E PRODOTTI TIPICI

Nel vasto territorio di Sharesalmo ci sono interessanti luoghi da visitare e molti prodotti tipici da assaggiare. Rivolgiti agli uffici turistici per avere consigli su siti naturalistici, architettonici, musei, ecc. Inoltre, se sei in zona, approfittane per provare missoltini (agoni sotto sale), trote in umido, fritture di persici, pesci in carpione, ma anche formaggi, salumi e gustosissimi piatti tradizionali.

5 I consigli del buon pescatore

Vuoi essere ecosostenibile?

  1. Rispetta la natura del luogo in cui ti trovi
  2. Riduci gli sprechi di cibo, acqua ed elettricità
  3. Preferisci mezzi di trasporto e strutture ricettive attenti all’ambiente
  4. Assaggia le specialità del luogo
  5. Preferisci acquisti a km 0
  6. Scopri le particolarità del sito in cui ti trovi
  7. Conosci i progetti di conservazione locali
  8. Informati sullo stato delle specie che vuoi pescare
  9. Non pescare le specie autoctone durante il periodo di frega
  10. Non abbandonare lenze e ami, limita l’uso di piombo
  11. Manipola il pesce catturato con attenzione
  12. Utilizza tecniche di pesca poco impattanti sui pesci
  13. Non distruggere l’ambiente che ti circonda per pescare comodamente
  14. Non spostare i pesci da un corso d’acqua a un altro e non rilasciare uova o esemplari di specie ittiche
  15. Evita gli eccessi, preleva solo quello che puoi consumare